

Year | 1824 |
Issue | 16A |
Page(s) | 115-116 |
Valdimar, or the career of faltehord 2. Vol. 12.
Valdimar, ossia la carriera della menzogna.
Romanzo morale, scritto da una buona madre di famiglia per uso de' suoi figli. L'intenzione è di mostrare come il poco criterio dei genitori e dei maestri insinui nella tenera mente degli adolescenti l'abitudine di non dire il vero e di agire con doppiezza, e le fatali conseguenze che ne derivan nel corso della vita. I due principali personaggi del romanzo servono al medesimo fine, l'uno terminando prematuramente la sua esistenza, in seguito di colpe che ebbero origine nel falso sistema d'educazione verso di esso adottato, l'altro vivendo con decoro, e con onore, in possesso della pubblica stima, e d'ogni onesto godimento, per l'effetto dei migliori principj, che nutrirono la sua gioventù, facendogli conoscere il vero destino dell'uomo.
Due o tre brevissimi esempi illustreranno la maniera dell'autore.
"La madre amava il vero a un dipresso come la maestra; ed era egualmente giudiziosa nei mezzi che sceglieva per inculcarlo. "Io voglio, caro Valdimar, che voi diciate sempre la verità. — Sì mamma. — Non dovete mai dir bugie. — Nò mamma. — In quel punto entrò il padre, e presentò alla moglie un biglietto d'invito ricevuto per la famiglia. "Non voglio andare (disse la signora) — Che ragione devo dire? — Dite che siamo impegnati altrove, e che non possiamo mancar di parola. — Ma se non siamo impegnati con nessuno. — Lo sò, ma ditelo nonostante, altrimenti si parrebbe incivili a dare un rifiuto senza una ragione qualunque."
"...... Teresa! non meritava il conto di dirmi una bugia per così poco", diceva la padrona alla serva, e con queste poche parole faceva nascere nella serva e nel bambino l'idea che le bugie sono scusabili quando si dicono per qualche oggetto d'importanza. Poi, quando la serva non era presente, Waldimar sentiva di questi discorsi — "Teresa è così bugiarda, è così finta, che quasi quasi la licenzierei; ma è poi così brava serva, ha tanta civiltà nelle maniere, parla con tanto garbo, ha tant'abilità nei lavori d'ago! In somma non ne posso far senza." — Waldimar concludeva che si può mentire e ingannare quando si ha buone maniere, e si è capace a qualche cosa. "........ Waldimar, suonate il campanello. Bisogna che faccia attaccar la carrozza per andar da quelle nojose Wilmot. = Perchè ci andate? domandava la signora Grey nonna di Waldimar. Se non ci avete simpatia, poco male. — Nò veramente, non le posso vedere. Famiglia di ricchi nuovi! Sono pieni di superbia. — Dunque non ci andate. — Oh! bisogna che ci vada. — Perchè? (questo perchè era imbarazzante!) — Perchè..... non saprei. Perchè ci sono andati tutti, perchè son persone che frequentan bene, finalmente perchè conviene far buon viso anche quando non si vorrebbe."
Se il poco che precede consiglierà qualche madre di famiglia a procurarsi il romanzo di Waldimar, non avremo suggerita una lettura inutile ad essa, ed alla sua prole.