LA CAVERNA DEGLI STROZZI, di Gio. Giacomo Regnault de Warin. Milano, presso Candido Buccinelli.
Che il sig. Gio. Giacomo Regnault de Warin e tanti altri scrittori della sua nazione abbiano il dilicato piacere, degno della bell'anima loro, di descrivere delle scelleratezze, delle atrocità, dei delitti... non c'è da farsene le meraviglie: ma che il sig. Gio. Giacomo Regnault de Warin, come tanti altri scrittori della sua nazione inventino de' Romanzi atroci per ingiuriare e per calunniare l'Italia, che forse mai non videro, e gl'Italiani cui forse non ebbero mai la gloria di conoscere; e che il sig. Gio. Giacomo Regnault de Warin faccia dire ad una Italiana, a carte 31 della sua Caverna degli Strozzi: Entrambi eravamo giovani amanti, ITALIANI. Perdoniamoci scambievolmente i delitti delle circostanze e del clima: questo è il colmo dell'imprudenza. Ah, il mio sig. Gio. Giacomo Regnault de Warin, se volete descrivere dei delitti, rivolgete l'occhio sulla patria vostra, e può darsi che vi troviate da stancare la vostra penna infernale con racconti di fatti barbari ed atroci, e de' materiali da fare de' romanzi meno incongruenti, meno insulsi, meno assurdi e più diabolici della Caverna degli Strozzi, che ha destata l'indignazione de' buoni Italiani.
Siamo grati al diligente Traduttore d'averci fatto conoscere anche questo attentato contro l'onestà degl'Italiani, ma lo consigliamo per l'avvenire a spendere meglio le letterarie sue fatiche col farci conoscere delle opere che possano essere utili alle scienze, alle arti ed ai costumi della nostra patria, se pure tali opere possono trovarsi presso i compositori di romanzi.