La figlia d'un Ghibellino. Milano. 1830. in 24.
Uberto Visconti. 1831. in 24.
Questi due romanzi storici del sig. Giov. Campiglio sono fratelli maggiori del Conte di Lavagna. Io non so come i Romantici gridino contro l'imitazione, ed imitino poi servilmente Gualtieri Scott, Cooper, Van-der-Welde, Hugo, ecc. ecc. L'Antologia di Firenze, a ragione, si dimostra nauseata di tanta viltà negl'Italiani. Scrisse già l'Ab. Lauzi, e fu ripetuto da Ugo Foscolo, che la più stomachevole imitazione è quella della scimmia, che imitando guasta e corrompe. Io la perdono allo Scott, che tratto tratto è scrittore nuovo, bizzarro, felice: non condanno l'imitazione fattane dall'illustre Manzoni, che non è mai servile; ma una gran parte di que' Romanzi storici italiani, che ho veduto fino ad ora, dopo i Promessi Sposi e la Signora di Monza, sembranmi degni del distico che il Mureto appiccò ad un poema latino del sec. XVI.