Spiritosa invenzione, ossia Assassinio di Fualdès ITALIANATO dai francesi e posto da essi in melodramma.
I francesi, presso i quali, durante la rivoluzione, s'inventarono i supplizj più atroci con un raffinamento di sevizie, che avrebbero disgradato le fantasie dei Mesenzj e degli Ezzelini; i francesi, che principalmente da quattr'anni in qua vanno pubblicando ogni giorno nei loro fogli una serie successiva ed interminabile di delitti, d'assassinj e di tradimenti; i francesi, i quali pressocchè in ogni città del loro paese ( da essi con redivivo orgoglio chiamato l'incivilito per eccellenza) hanno dovuto instituire e le corti prevostali, e le assise, e i consigli di guerra permanenti onde giudicare colpe altrettanto inaudite per la loro gravità che per la rapidità con che si succedono; i francesi, presso cui furono proditoriamente assassinati Enrico III, Enrico IV, Luigi XV; che trassero al supplizio, con infame divisamento, e Luigi XVI, e la Regina Maria-Antonietta, e la principessa Elisabetta, e tanti altri martiri dell'onore, della fede e della virtù; i francesi che inventarono gli affogamenti di Nantes, e le infornate, e le stragi dei settembrizzatori, e le mitragliate, e i conviti repubblicani, più orrendi delle cene di Tieste; i francesi, presso cui sfuggì non è guari a una morte proditoria il maggior duce dell'esercito inglese; questi francesi dic'io, sì sensibili per altro e sì delicati, non cessano dal predicare che l'Italia è il suolo dei delitti e della fellonia; e se inventano un romanzo, una storiella, o un dramma, di cui i personaggi sieno gente oltre ogni creder perversa, gli affibbiano tosto agli italiani, quasi per farci tornare alla memoria, che avendoci d'ogni altra cosa spogliati, acconsentono di regalarci in ricambio il patrimonio delle loro scelleratezze. — Si commette in Rhodez, un anno fa, un assassinio, atroce per sè, atroce per le circostanze, più atroce per il grado delle persone che vi si trovano implicate. Le particolarità del processo che s'istruisce sono sì importanti, sì drammatiche, sì misteriose, che la fama di questo delitto scorre da un capo all'altro del mondo, è argomento delle conversazioni in ogni regno in ogni impero, è il tema di lunghi articoli in ogni giornale, e il suggetto di negozio d'ogni librajo, e diviene in fine la causa più celebre di tutte le più celebri cause passate, presenti e future. Non contenti i francesi di volgere l'orribil caso a profitto di tante maniere di speculazioni, pensano di metterlo sulle scene, e di far pagare caro il pianto del pubblico di Parigi, ove, com'è noto, tutto termina con qualche strofa di canzonetta. — Ma siccome presso un popolo di tempre sì dilicate, sì tenero d'ogni gentil costumanza, e sì facile da impietosire, si offenderebbero i riguardi, sviluppando sul teatro le orrende circostanze di quell'atrocità, che fu commessa per accidente sull'incontaminata terra delle Gallie, così i francesi la regalano a noi; e in conseguenza la casa Bancal è trasformata nel castello di Paluzzi, e gli assassini sono altrettanti signori italiani! Se i leggitori sono curiosi di sapere l'analogia che passa tra l'avvenimento storico e il melodramma, ecco la rapida analisi di questo.
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E inutile l'andar innanzi per indicare lo scioglimento di questa catastrofe; basti riferire, che a detta di tutti i giornali di Francia, i sensitivi parigini si recano in folla ogni sera per ricrearsi a questa luttuosa rappresentazione, ed i palchetti sono affittati otto giorni prima. Non passa recita senza che due dozzine di belle e dilicate donne non cadano in deliquio, onde bisogna trasportarle moribonde alle loro carrozze. Questa smania di tormentarsi l'animo per divertirsi è più bizzarra che inesplicabile, anzi può dirsi comune a tutti i popoli; ma l'affettazione di mettere sempre in campo l'Italia, quando trattisi di tradimenti e di colpe non è propria che della gallica generosità.
Buon per noi che l'assassinio di Fualdès fu commesso da francesi contro francesi e in suolo francese, al pari di mille e mille altri, che negli annali della rivoluzione occuperebbero uno spazio infinito!! Ma se volevate, o cortesi vicini, farne soggetto di divertimento e scuola di morale trasportandolo sulle scene, dovevate relegarlo ai Caraibi, o ai popoli che si pascono d'umana carne, e da cui non dirò già i francesi del 1818, ma quelli almeno del 1793 appresero il codice dell'umanità e della filantropia.
In Italia le tracce lasciate dalla vostra rivoluzione furono deplorabili, ma qui voi non riusciste a snaturare gli animi ed a corromperli in modo da rendere indispensabili tribunali straordinarj per giudicare straordinarj delitti, nè vi sono in Italia processi di Rhodez. Colpe ce ne ha da per tutto, ma sul suolo ove viviamo la vigile spada della legge non è costretta a colpire i delinquenti che nella più vil feccia del popolo, e là dove non si vanta nè virtù nè morale. In Francia al contrario, se non mentono i processi, i giudizj, le notizie e i giornali, fra cento condannati ce ne ha la metà almeno che appartengono alle classi distinte; onde se volevate nel vostro melodramma introdurre un duca traditore e assassino, non avevate bisogno di venirlo a cercare sì lungi.